Carrozze

Ultima modifica 27 luglio 2023

Il Museo delle Carrozze si colloca fra i più prestigiosi d’Italia, non solo per la varietà e ricchezza dei pezzi presenti, ma soprattutto per la loro integrità.

Carrozze

Durante i  restauri le carrozze hanno subito solo necessari e minimi interventi, affidati all’esperta cura del sig. Ettore Aspetti.

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La raccolta piacentina nasce inizialmente grazie a una consistente donazione (trenta esemplari) da parte del conte Silvestro Brondelli di Brondello, che nel 1948 donò al Comune la collezione ricevuta in eredità dallo zio, raffinato collezionista ed esperto di carrozze, il conte Dionigi Barattieri di San Pietro, facendosi così interprete della volontà dello stesso.

Con il tempo si sono aggiunti altri numerosi pezzi, ricevuti in donazione, alcuni in deposito e altri acquistati dal Museo.
Questa ingente raccolta è ospitata nei locali sotterranei del Palazzo, ed è stata aperta al pubblico in parte nel 1990 ed infine inaugurata nel 1998.
La collezione presenta vari esemplari che vanno cronologicamente dal 1700 fino all’avvento del trasporto a motore, si aggiungono inoltre un carro funebre, tre esemplari di Sacre, un carro- pompieri, un carro-scala, una serie di carrozzini per bambini, carrozzelle per neonati, un bellissimo carretto siciliano e una slitta.
Sono esposti anche alcuni capi di vestiario

Da vedere

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Berlina di gala  metà sec.XVIII
La Berlina fu ideata a Berlino a metà del ‘600. La berlina viene suddivisa, a seconda dell’importanza, in: berlina da gran gala e da gala.
La berlina di gala qui esposta è la più antica presente nella collezione di Palazzo Farnese. Realizzata dalla manifattura F. Loyer A Turin, come dimostra il marchio posto sulle balestre posteriori, ha il tetto bombato e otto luci (finestre), tutte con vetri mobili; la linearità delle forme è esaltata da una cornice dorata che percorre i fianchi della carrozza. Oltre al posto per il cocchiere, è previsto anche un palchetto per i valletti addetti all’accompagnamento. Si accede all’interno tramite una scaletta pieghevole ricoperta, come il prezioso interno, da seta e velluto rosso.
Nelle portiere è dipinto uno stemma che potrebbe verosimilmente indicare quale proprietario del mezzo un vescovo eletto al grado di Prelato d’Onore

 


Calèche

Calèche - Barouche

Calèche-Barouche 1828-30

Questa carrozza è uno dei pezzi più pregiati della collezione piacentina. La cassa presenta una forma curvilinea a “bateau” (o “a gondola”, ancora in stile Impero); ha un doppio sistema di molleggio che permette un più piacevole viaggio per i passeggeri; la capote reclinabile ha l’arco superiore delle balestre rigido, facendola avvicinare al prototipo brevettato nel 1804 dall’inglese Elliot. I posti passeggeri sono quattro, ma possono ridursi a due con l’estrazione della copertura anteriore in cuoio. La cassetta di guida inoltre poteva essere tolta per permettere la guida a sella. I colori originali (azzurro e amaranto) sono stati recuperati durante un’attenta fase di restauro. Reca il marchio “Thomas Baptiste – Paris – 3356”, un carrozziere attivo a Parigi tra il 1828 e il 1830.